PUNTO DI INIZIO
Il territorio delle Alpi Marittime ospita alcuni ghiacciai di grande interesse scientifico e ambientale, sia per la loro vicinanza al mare Mediterraneo sia per le rapide trasformazioni ambientali in atto in questa regione. Questi ghiacciai, i più meridionali dell’arco alpino, sono oggi in via di estinzione. Nell’ambito del Progetto CclimatT è stato individuato un percorso dove poter osservare sul campo alcuni dei cambiamenti in atto. Appositi leggii e bacheche esplicative aiutano l’escursionista a leggere il paesaggio e comprenderlo; due piccole serre sperimentali sono dislocate lungo il cammino e permettono di comprendere quali sono gli effetti del riscaldamento climatico su suolo e vegetazione, tramite osservazione diretta. Il sentiero, che sale da San Giacomo di Entracque lungo il Vallone del Moncolombo fino al rifugio Federici Marchesini al Pagarì, consente di accostarsi alle realtà glaciologiche e morfologiche dei ghiacciai del massiccio del Clapier-Maledia-Gelas.
PUNTO DI INTERESSE LUNGO IL SENTIERO
COME CAMBIA LA VEGETAZIONE: Una serra sperimentale a cielo aperto, OTC - “Open Top chamber”, consente di simulare il riscaldamento globale e mostrare come suolo e vegetazione possano rispondere al cambiamento climatico.
PUNTO DI FINE
Il sentiero termina al Rifugio Federici Marchesini al Pagarì, il più alto in quota del Parco Al Marittime. Dal rifugio, o da poco prima, è possibile seguire alcuni itinerari per avvicinarsi ai ghiacciai del Clapier, del Peirabroc, del Pagarì e del Gelas – i più meridionali delle Alpi. Questi itinerari sono consigliati solo per escursionisti esperti. Presso il Rifugio è posizionato un landscope, un cannocchiale panoramico che offre la possibilità di esplorare l’area circostante e guardare ai grandi ghiacciai a nord, fino al Complesso del Gran Paradiso.