Il Pian del Valasco è uno dei luoghi più suggestivi del Parco delle Alpi Marittime e si trova a monte del Vallone omonimo che parte dalle Terme di Valdieri. L’ampio pianoro ha origine glaciale – la sua conformazione a “U” ne è un chiaro segno - ed è contornato dalle cime spettacolari del massiccio dell’Argentera. Nella parte centrale vi scorre il torrente Gesso del Valasco, che forma a monte e a valle due bellissime cascate. Questi due salti di roccia, levigati dall’azione dell’antico ghiacciaio, hanno rappresentato, nel passato, lo sbarramento naturale della piana, favorendo, durante il suo ritiro, lo sviluppo di un lago che lentamente si è poi colmato di detriti e sostanza organica, evolvendo così da lago a palude a torbiera a ciò che oggi ne rimane. Le aree umide del Valasco sono una delle più interessanti e delicate torbiere d’alta quota delle Alpi Marittime. Questi ambienti rivestono un valore straordinario, in quanto custodiscono specie sia di flora che di fauna molto specializzata. Sono habitat di interesse prioritario ai sensi della direttiva europea 92/34/CE nota come Direttiva Habitat: la loro presenza risulta di fondamentale importanza per la tutela della biodiversità non solo a livello locale. Il fatto di trovarsi all’interfaccia tra gli ecosistemi acquatici e terrestri sono condizioni molto favorevoli per una forte biodiversità e per la diversificazione di nicchie ecologiche: in torbiera sono rappresentati, insieme a funghi e licheni, tutti i principali gruppi del regno vegetale, dalle alghe fino alle angiosperme. Quel che conta maggiormente per la formazione, la crescita e il mantenimento della torbiera è il bilancio idrico, che è strettamente legato alla temperatura che agisce sull’evapotraspirazione, sul metabolismo dei microrganismi e sui processi di mineralizzazione della sostanza organica ecc. Il clima, quindi, svolge un ruolo chiave negli ecosistemi di torbiera.
Sia a causa dell’azione antropica diretta ( pascolo e turismo) sia per il cambiamento climatico in corso, le torbiere del Pian del Valasco, sono uno degli ambienti più vulnerabili del Parco.