Tutti gli effetti e le tendenze in atto a livello globale si fanno sentire anche in Piemonte.
Dal 1958 ad oggi la temperatura minima media in Piemonte è aumentata di 1,5°, mentre la temperatura massima di ben 2°. Ma ancora più significativo il dato dell’aumento delle temperature sopra i 700 metri di quota, qui l’aumento delle temperature minime è di 2° delle massime addirittura di 2,65°.
In assoluto il 2017 è stato l’anno più caldo dal 1958, anno in cui si hanno i primi rilievi scientificamente comparabili con gli attuali sistemi di monitoraggio.
L’aumento delle temperature ha prodotto degli effetti purtroppo già visibili sul nostro territorio:
- maggior numero di precipitazioni intense alternate a lunghi periodi di siccità contrassegnati da incendi boschivi
- frequenti ondate di calore e conseguente aumento della mortalità
- anticipazione della germogliazione e seconde fioriture autunnali, con conseguente incremento delle allergie
- anticipazione della vendemmia di 2-3 settimane negli ultimi 10 anni, aumento del contenuto di zucchero nella vite e maggiore gradazione alcolica
- diminuzione della produzione di nettare a causa delle maggiori temperature e conseguente calo della produzione di miele
- diffusione di patogeni tropicali o equatoriali
- modifica dei periodi di migrazione degli uccelli
- calo della sopravvivenza dei piccoli di stambecco a causa della progressiva anticipazione della stagione vegetativa
- espansione delle specie termofile
- riduzione del contingente di farfalle specialiste altitudinali
- aumento dei casi di leishmaniosi nei cani anche nelle valli alpine
- allungamento del periodo di permanenza in vita della zanzara tigre
- riduzione degli apporti nevosi con conseguente riduzione della portata delle sorgenti
- riduzione e sparizione di molti ghiacciai alpini
- la progressiva perdita del permafrost e amento della stabilità dei versanti ad alta quota
Approfondimenti sul sito:
climapiemonte.wordpress.com